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Tradizione famigliare Faustini
Dal 1850, oggetti in legno che raccontano la vita e la passione

In un ambiente rurale, aspro e generoso al tempo stesso, nasce nel 1850 la Falegnameria Faustini. La famiglia viene da allora ribattezzata “Tisler”, termine dialettale derivante dal tedesco “Tischler” (falegname). Giovanni Faustini, fondatore, Giuseppe e Remo, figlio e nipote, per anni soddisfano le richieste della propria zona con dedizione, riconosciuti per passione ed onestà. Nel 1934 l’attività viene trasferita a Faedo e si radica sempre di più nel territorio, con intere famiglie che, negli anni e nei decenni, si affidano sempre alla famiglia Faustini per le proprie esigenze.
Quattro generazioni dopo l’attività prosegue con la stessa passione, radicata nel territorio ma proiettata verso nuove esigenze.Quattro generazioni dopo l’attività è sempre basata sull’onore della famiglia e il rispetto verso chi sceglie di rivolgersi ad essa per le proprie necessità.

Ora Bruno e Carla, marito e moglie, padre e madre di 3 bellissime figlie, sono al servizio dei clienti e con la stessa passione ma con forza innovativa hanno introdotto la produzione di materiale educativo Montessoriano per privati, asili nido, scuole dell’infanzia e primarie credendo, per primi loro, nel pensiero e nel metodo pedagogico introdotto da Maria Montessori nel secolo scorso. Una produzione che parte dallo studio della tradizione Montessoriana per oggetti, forme e colori, passa dalla ricerca della sostenibilità al fine di avere un prodotto naturale, sano ed interamente italiano, arriva al miglior risultato come testimoniano i numerosi clienti pubblici e privati che ogni giorno, sempre più numerosi, ricercano il materiale Montessori BF. L’impegno della falegnameria Faustini è, a distanza di oltre 170 anni, ancora una volta quello di far crescere la famiglia e la società in cui è immersa.

Maria Montessori e il suo metodo
Un'immagine diversa del bambino e del suo naturale apprendimento

All’inizio del secolo scorso, Maria Montessori comincia ad osservare i bambini e la loro interazione in un ambiente ed un clima positivi per l’apprendimento. Capisce come, in modo autonomo e spontaneo, essi scelgono il materiale messo loro a disposizione e ci lavorano. Ha modo di rilevare, attraverso l’osservazione scientifica, come i bambini, lasciati liberi di organizzare le proprie attività in un ambiente progettato per le loro esigenze, siano nella condizione migliore per imparare ad esercitare le competenze necessarie al pieno sviluppo della loro personalità. Nasce così il metodo Montessori, utilizzato dagli asili nido fino alle scuole superiori, diffusosi nel mondo e in Italia per la sua efficacia e completezza, metodo che ha permesso a menti illustri come Bezos, Page e Marquez il loro pieno sviluppo.

Quello che oggi viene definito come “metodo Montessori” veniva visto dalla sua stessa artefice come “aiuto alla vita” piuttosto che “metodo”. Essa reputava che fosse uno sostegno allo sviluppo del bambino, ritenendo essa stessa questa definizione come più aderente alla particolare funzione da lei attribuita all’insegnamento come processo di potenziamento e valorizzazione delle risorse infantili.
Una vita trascorsa al servizio della crescita della società e della cultura, prima in Italia e poi all’estero dove si trasferì prima e durante la seconda guerra mondiale, periodo questo in cui l’Opera Nazionale Montessori, di cui era presidente onorario, venne chiusa. Una vita ed un metodo che hanno portato luce e progresso nell’umanità, come dimostrano le storie di successo legate al suo nome.